CAIROLI: COME SI COSTRUISCE UNA VITTORIA

La seconda manche di Antonio Cairoli ad Oss è stata magnifica. Non per la vittoria in sé, ma per come è maturata. A 4 giri dal termine Tony era terzo con Febvre che da dietro gli metteva pressione. Poi c’è stato un cambio di passo inesorabile con Tony che ha superato prima Prado e poi nell’ultimo giro addirittura Gajser. Sembrava di vedere il Cairoli di dieci anni fa, quando però le manche duravano 40 minuti e il cambio di passo era cosa scontata per il migliore in pista. L’impresa di Oss acquista pertanto ancora più valore, perchè alla soglia dei 36 anni e con soli 30 minuti di gara, avere a fine gara un cambio di passo del genere te lo aspetti da un ragazzino non da un quasi trentaseienne. Si potrebbe obiettare che visto che la manche dura di meno è più facile farlo adesso. E invece no. Perchè con la manche da trenta minuti non si gestisce più come prima, anzi si va sempre a manetta. E quindi è facile arrivare cotti a fine gara. Chiedere a Gajser che ha fine manche ha dichiarato di avere sofferto la fatica. Con la sua condotta di gara Cairoli ha dato un segnale molto forte agli avversari: per il titolo c’è eccome. Lode a te Tonino.

Daniele Sinatra

Video e foto Infront

 

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