ST. LOUIS SPUNTI E RIFLESSIONI

Questa settimana c’è poco da dire. Pista molto piccola, tanto che nel main event della 450 sono stati coperti addirittura 27 giri per completare la gara con la nuova formula dei venti minuti più un giro, e che concede poche possibilità di sorpasso.

La classe 250 ha dato qualche sussulto con il duello tra Osborne e Forkner. Quest’ultimo dopo l’holeshot di Osborne è transitato al comando alla fine del primo giro. Osborne però non ha mai mollato e, dopo avere messo sotto pressione il giovane rivale della Kawasaki, lo ha sorpassato approfittando di un suo errore nella sezione ritmica. Errore causato anche da un doppiato che ha costretto Forkner a cambiare linea improvvisamente.

Dopo la caduta Forkner ha concluso 5° e adesso Osborne tenta la fuga in classifica portandosi a + 8 sul rivale.

Il podio è stato completato da Martin, che anche stavolta nel finale si è avvicinato al leader che però ha controllato bene, e da Smith, terzo anche in campionato.

Ancora cadute per Davalos che quest’anno non ne imbrocca una ed è uscito dalla pista assistito dal personale medico, per fortuna sulle sue gambe.

La 450 è stata uccisa da Tomac che, quando è in serata, è una spanna sopra tutti. Ancora una vittoria per il pilota Kawasaki e un dominio assoluto. Partito in testa, nessuno lo ha più visto sino al traguardo, dopo avere rifilato distacchi abissali agli avversari.

Anderson ha chiuso secondo, ma a questo punto della stagione può correre di conserva gestendo l’ampio margine in classifica generale. Terzo Musquin, che scivola a meno 42 dal leader Husqvarna.

In sintesi possiamo dire che le gare, soprattutto quella della 450, non hanno regalato grandi emozioni.

 

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