MXGP – Valkenswaard

Il duello tra Herlings e Cairoli si infiamma sempre più nell’inferno olandese di Valkenswaard. Questa volta non è solo la sabbia ad accogliere i piloti che vengono dall’assolata Argentina, ma anche la neve!!! Un inferno ghiacciato quindi, ma a scaldare gli animi ci pensano loro, Tony e Jeffrey.

Tony sa che la pista di Valkenswaard è il giardino di casa di Jeffrey, che qui vinse la sua prima gara mondiale a soli 15 anni nella stagione del debutto in MX2, e pertanto fa tutto ciò che è possibile fare per lottare contro il marziano. Due partenze in testa e tentativo di fuga in entrambe le manches. Purtroppo in gara 1 sbaglia quando arriva Jeffrey nel tratto in discesa, perdendo l’anteriore. In gara due subisce il sorpasso a tre giri dalla fine dopo che a metà gara poteva contare su un vantaggio di 13 secondi. Ma Jeffrey sembra giocare ed è incontenibile. Nessuno riesce a girare nell’inferno olandese con il suo ritmo. E la differenza con Cairoli sta proprio nel ritmo di gara. Non appena Herlings, che non parte mai benissimo, si libera degli avversari, mette il turbo e diventa un’ira di dio. Doppia vittoria e testa della classifica in solitario.

Ma occhio, siamo solo alla seconda gara e Tony non è tipo da subire batoste a livello psicologiche. Il campionato è ancora lungo e i cavalli buoni si vedono alla distanza. Appuntamento a Valencia quindi.

Adesso gli altri. Sfortunato Van Horebeek che dopo la vittoria in qualifica del sabato e un ottimo podio (terzo in gara 1) cade pesantemente in gara 2 ed è costretto al ritiro.

Buon terzo assoluto Paulin, che conferma di trovarsi bene del catino olandese dopo la vittoria dello scorso anno e del 2015. A pari punti termina Coldenhoff a cui l’aria di casa fa bene (5° e 4°). Meno bene Febvre e Desalle, spariti nella sabbia olandese, anche se Romain almeno lotta per le posizioni a ridosso del podio. Da rivedere Tim Gajser, rientrato dopo l’infortunio di Mantova, che si tuffa troppe volte nella sabbia.

Gli altri italiani non brillano. Lupino conclude due volte 19°, ma in gara 1 subisce una penalizzazione e viene retrocesso di cinque posizioni. Monticelli conquista un punto in gara 2 con il ventesimo posto. Zecchina è fuori dai punti in entrambe le manches.

In MX2 doppietta per il campione in carica Jonass che ha trovato pane per i suoi denti nel compagno di marca Jorge Pader, atipico spagnolo che adora i terreni morbidi (ricordate Assen 2016?). In gara 1 Jonass conduce dal primo giro e lo spagnolo ci prova ad avvicinarsi, ma il lettone lo controlla agevolmente. In gara due lo spagnolo si esalta, raggiunge il fuggitivo Jonass e ci prova fino al salto d’arrivo. Ma nulla da fare, ancora un secondo posto.

Terzo il solido Olsen che conquista gli ultimi due gradini del podio e si porta al secondo posto in campionato, scavalcando Lawrence, meno a suo agio sulla sabbia, che porta a casa due sesti posti.

Male gli italiani. Assente Cervellin, Bernardini, Lesiardo e Bertuzzi portano a casa un solo punto. Bernardini infatti chiude al 20° posto gara 2. Lesiardo invece in gara 1 è stato in zona punti (17°) sino a 4 giri dal termine, poi un errore e un calo fisico lo portano  fuori dalla zona punti.

Foto : Youthstream

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