HOUSTON

Spunti e riflessioni post Houston.

Questo pazzo pazzo supercross! Non finisce di stupire. A prima botta si potrebbe pensare in negativo. E mi chiedo perchè? Ma andiamo con ordine.

Alla vigilia è tutto un brusio sulle condizioni di Tomac: ci sarà? non ci sarà? Botta alla spalla o qualcosa in più?
Tomac scende in pista fa qualche giro e poi lo stop forzato. Non è pronto. Deve rimettersi. Nessuna altra notizia su cosa lo blocchi o sui tempi di recupero. Vuoi vedere che quella voce maligna….
A questo punto i favori del pronostico sono tutti per Musquin. Il francese è in palla, ha vinto la prima gara d’autorità. E invece no. Le whoops giganti, il suo tallone d’Achille, decidono che devono dargli il benservito. Caduta nella heat di qualfica, lussazione della spalla. Addio gara!!!!!

I superfavoriti della stagione sono out. Sciagura!?!?! E perchè??? Adesso tutto diventa imprevedibile, e non è forse l’imprevedibilità, l’incertezza a rendere tutto più bello?? Quale campionato divenuto privo di interesse? Ci sarà da divertirsi invece!

Tornando alla pista:

Anderson: vittoria meritatissima. Inoltre conferma quanto visto ad Anaheim la settimana scorsa. Fa la differenza da metà gara in poi: questo denota una padronanza del mezzo e un ottimo stato di forma. Occhio perchè se continua così Anderson diventa il favorito d’obbligo!

Roczen: Iron Ken c’è! Cede al solo Anderson, ma conquista il primo podio e fa ancora un passo in avanti. L’infortunio non lo limita e ovviamente sarà il maggior antagonista di Anderson! Durante la visione della gara ho pensato: ma se Ken conquistasse il campionato, che favola meravigliosa sarebbe!?!?! Poi vorrei vedere chi oserebbe dire “ah ma i migliori erano fuori” ( un pò come per i titoli di Reed), considerato quello che ha passato.

Barcia si conferma sul podio, ha deciso di mettere in crisi il team Yamaha a forza di ottimi risultati. Sei gare?? Finirà tranquillamente la stagione , voglio vedere se Yamaha avrà il coraggio di non prolungare il contratto anche nel caso di ritorno di Millsaps.

Bisogna capire a questo punto se il titolo sarà un affare tra loro tre o se qualcun’altro sarà in grado di inserirsi nella lotta. Forse sono troppo drastico, ma Tomac è sicuramente fuori dalla lotta per il titolo ormai. Musquin vuole provare a scendere in pista già la settimana prossima, ma bisogna valutare l’entità dell’infortunio per capire se sarà subito al top.

Chi potrebbe ancora saltar fuori? Magari Webb. E’ praticamente volato fuori pista alla prima curva ed è ripartito ultimissimo. Non è stato mai praticamente inquadrato eppure osservando i suoi tempi era da top five, se non da podio.

O forse Seely, o magari Baggett. Vedremo. La stagione è lunga!

Menzione finale per il mio nonno preferito Reed. Apprendo da sua moglie via Instagram, che ha corso la finale senza freno posteriore. Peccato perchè non era partito malaccio ed era a ridossso della top ten. Per me da metà campionato in poi potrà farci una sorpresa, o almeno lo spero.

Molto più divertente ho trovato la gara della 250, con una bella bagarre e qualche doppiato di troppo in mezzo la pista.

Due piloti una spanna sopra tutti. Il vincitore Plessinger, che è partito non benissimo ma ha espresso un ritmo impressionante ed ha vinto con merito. E poi Cianciarulo che a forza di dare manate di gas ha perso due volte il posteriore, con altrettante cadute, non concretizzando la sua velocità, espressa sin dalle prime prove.
Ringraziano Savitgy 2° e Sexton 3°. MCelrath finisce quarto. E’ stato meno incisivo rispetto la settimana scorsa e si giocato un jolly pauroso finendo fuori posta all’atterraggio di un salto mentre è in bagarre con Cianciarulo. A quel punto saggiamente si è calmato un poco.
Applausi per Craig. Nonostante una caviglia gonfia come un melone è sempre nei top five senza remore.
Maglia nera ancora per Hill. Il campione in carica parte male anche stavolta ma non risale dalle retrovie e chiude solo 10°.

Alla prossima settimana!

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