USA - The Primm Collection
USA - The Primm Collection
articolo pubblicato su FUORIstrada Febbraio 2007
Vicino all’aeroporto di Las Vegas, nascosta nel magazzino di un’insospettabile e lussuosa azienda di marketing, c’è una delle più incredibili collezioni di moto da Cross del mondo...
La Honda Mugen 125 bianca di O’Mara? C’è. La Suzuki 250 di Windham che non ha mai corso il Nazioni del 2001 a causa dell’attacco alle torri gemelle? Anche. La KTM di Broc Glover di quando venne in Europa a correre il Mondiale nel 1984? Bingo! E poi le kawasaki di Ward e Matiasevich, la Honda 250 con la quale Rick Johnson ha vinto il suo primo titolo Supercross nel 1986, e la Yamaha Chesterfield del Team Rinaldi con cui Bob Moore vinse il Mondiale 125 nel 1994. Beh, potremmo andare avanti per un pezzo, perché la Primm MX Collection raccoglie attualmente quasi 300 pezzi, suddivisi tra moto ufficiali e moto di produzione, e abbraccia idealmente tutta l’epopea del Motocross da quando è sbarcato Oltreoceano.
Ci sono anche delle zone dedicate, come quella che ospita la collezione personale di Roger De Coster o una serie di “isole tematiche” suddivise per nazionalità (in quella italiana ci sono una Gilera, una Villa, un TM e anche una Ducati Scrambler).
Primm chi?
Greg Primm è un robusto quarantenne, figlio di una delle più importanti famiglie di Las Vegas. Suo padre costruì anni fa il casinò New York new York, che adesso è stato acquisito dal MGM Grand, e come attività per non annoiarsi una volta andato in pensione ha fondato Primm City, quel grappolo di casinò e outlet adagiato sul confine tra California e Nevada, sulla Interstate 15. Avete capito bene, questo qui si è costruito una città!
Ma torniamo a Greg. Il suo “Primm pensiero” è ben descritto dalle poche parole che accolgono il visitatore del sito www.primmmxcollection.com:
“Mi chiamo Greg Primm. Sono stato un appassionato di tutto quello che riguarda il Motocross per la maggior parte della mia vita. Ho corso per 12 anni, i miei infortuni al ginocchio mi hanno impedito di raggiungere la Expert class ma mi sono comunque divertito come un matto. Ho iniziato a collezionare oggetti legati al Motocross con il primo adesivo Bel Ray Oil più di 35 anni fa. Quello che al tempo non sapevo è che avrei finito per mettere assieme una delle più grandi collezioni al mondo”.
Tante moto, ma non tutte
La collezione è nata a partire dalle moto che lo stesso Greg usava per correre, delle Honda Elsinore fine Anni Settanta. Con il passare degli anni si è poi allargata, ma sempre con criterio. Primm ha voluto mettere assieme innanzi tutto le moto che secondo lui hanno rappresentato una svolta, quelle che chiama le “pietre miliari”. Poi si è fatto comunque prendere la mano e se trovava qualche modello non particolarmente interessante ma tenuto molto bene (addirittura in Inghilterra ha scovato delle moto ancora nella cassa!) non se lo faceva scappare. E poi ci sono le moto ufficiali, la sua vera passione. Se per le moto di serie la fonte di ricerca principale è eBay, per le “factory” il discorso è ben diverso, qui si fa tutto col passa parola. Delle volte sono i campioni stessi che gli chiedono di inserire le proprie moto nella sua collezione, visto che loro le tengono magari sommerse in cantina. Altre volte un’offerta generosa toglie dai guai qualche ex pilota che non ha saputo amministarsi, altre ancora ci scappa la “sola”, ma fa parte del gioco. Ormai Greg è diventato molto sospettoso e paziente, sa aspettare anche per anni che si presenti l’occasione giusta. Per un certo periodo era girata la voce che stesse spendendo cifre enormi pur di accaparrarsi qualche pezzo eccezionale, ma in realtà non è mai successo niente del genere, tantopiù che ultimamente sembra che siano le moto a cercare lui e non viceveresa…
Greg ha la sua missione, che sta diventando importante quanto la collezione stessa. Sempre sul sito dichiara: “Il Motocross è lo sport fisicamente più duro al mondo, e a volte può sembrare una balletto violento e caotico tra uomo e moto. La nostra missione è tramandare la storia del Motocross”.
Sinceramente non abbiamo ben capito il senso di quest’ultima frase, ma quello che è certo è che la storia che Greg vuole preservare, l’eredità che sta mettendo assieme, è dedicata a pochi eletti. Parlando (a tradimento) con i suoi più stretti collaboratori abbiamo saputo che la collezione non è aperta a tutti, e probabilmente non diventerà mai nemmeno un vero museo. Primm tiene i suoi gioielli belli lucidi e ordinati, ma sono in pochissimi quelli che ricevono l’invito per vederli dal vivo. I motivi sono molti, basta un po’ di disordine o la mancanza temporanea di una moto che Greg ritiene fondamentale ed ecco che le porte si chiudono a tempo indefinito, finchè tutto non sarà di nuovo “presentabile”. Poi, come tutti, anche lui ha le sue preferenze: tutti gli ex campioni, e in particolare quelli di cui sono esposte le moto, sono particolarmente benvenuti. I semplici appassionati, invece, per ora restano fuori, anche perché Greg adora accompagnare di persona ogni singolo visitatore, e ovviamente non può passare tutto il suo tempo in un magazzino a fare il cicerone!
Visita virtuale
Per cui, almeno che non siate un pluricampione o riceviate l’invito ad uno dei party che le maggiori Aziende del settore organizzano qui nei giorni dell’US Open o delle Supercross Finals, non resta che rassegnarsi e accontentarsi di internet. L’idea del sito nasce proprio dalla volontà di rendere pubblico, in modo dettagliato, il contenuto della collezione, dalle moto all’abbigliamento, dai caschi a tutti gli altri oggetti, come le foto e i ritagli di giornale, i giocattoli tematici e persino le urne che contengono a mo’ di reliquia i “campioni” di terreno delle piste del National presenti e passate.
Il sito è in continua espansione, quindi vi consigliamo di visitarlo regolarmente per godere dei vari aggiornamenti. Sappiate che c’è addirittura un fotografo che lavora quasi a tempo pieno già da un anno per documentare ogni singolo pezzo della raccolta, e a questo ritmo non finirà prima di altri due anni!
Il paese dei balocchi
mercoledì 23 aprile 2008 (foto © Primm Collection)