MX - Approfondimento sul Leatt Brace
MX - Approfondimento sul Leatt Brace
In questi giorni si è diffusa la notizia di una causa legale vinta dalla Leatt Corporation nei confronti di FRO System, noto produttore inglese impegnato nel settore delle protezioni.
Ci siamo voluti informare meglio a riguardo, per non fare la semplice parte del passacarte che si limita a pubblicare un comunicato stampa.
Abbiamo interpellato la Innteck Srl (www.innteck.com), importatore italiano del Leatt-Brace™, approfittando dell'occasione per chiarire un altro aspetto "polemico" legato alla nota protezione per il collo ideata dall'ortopedico sudafricano.
Ma è vero, come si vocifera nel paddock delle gare americane, che il Leatt-Brace™ favorisca la frattura delle clavicole in caso di caduta? La polemica è nata alla fine del 2007 quando più di un pilota che usava il Leatt-Brace™ (tra cui Villopoto) ha subìto questo genere di frattura in seguito ad un impatto.
Per quanto riguarda la prima parte della questione, la causa vinta contro FRO, il discorso è semplice: la ditta inglese ha richiesto un accordo extragiudiziale e ha patteggiato un grossa multa a titolo di risarcimento danni, più si è impegnata all'immediato stop della produzione e commercializzazione della propria protezione, che aveva brevemente utilizzato anche il nostro Tony Cairoli in qualche occasione. L'intera vicenda legale è descritta da una esauriente newsletter, scaricabile qui: http://www.leatt-brace.com/index.php?page_id=12&msg_id=92&id=#92
Per la seconda domanda ci è stato invece d'aiuto Maurizio Prati di Innteck Srl, il quale ci ha girato la risposta che il dott. Chris Leatt in persona gli ha dato, al momento di chiedere spiegazioni sulla stessa vicenda:
"Le fratture della clavicola sono dalle 40 alle 50 volte più probabili di un trauma alla spina dorsale nel Motocross e nel Supercross, a seconda su quale studio decidiamo di basarci. Di conseguenza dovremmo aspettarci di vedere dalle 40 alle 50 volte in più di clavicole fratturate che "ossa del collo salvate". Le fratture della clavicola avvengono in tre diversi modi: 1) una caduta nella quale si va ad appoggiare il braccio già iperesteso, dove l'impatto viene trasmesso dal braccio alla clavicola, che agisce quasi come un treppiede per stabilizzare la giuntura della spalla; 2) una caduta direttamente sulla spalla, dove la forza viene trasmessa alla clavicola (che si frattura in modo da salvare l'articolazione); infine 3) il bordo inferiore del casco che va a colpire e fratturare la clavicola dopo una torsione dell'insieme testa/collo. Il collare Leatt-Brace™ aiuta a prevenire quest'ultimo tipo di frattura in quanto fa da scudo tra il bordo del casco e la clavicola, per la quale è stata studiata una zona di sicurezza nella parte interna del collare. E' importante ricordare che che indossando il Leatt-Brace™ l'insieme braccio/spalla può sollevarsi in tutta la sua estensione senza che la clavicola entri in contatto diretto con la zona di protezione, evitando in questo modo che si crei una forza attorno ad un eventuale punto di contatto. Inoltre credo che una clavicola fratturata in tre punti sia difficile da ricollegare ad una frattura causata dal contatto con un solo punto di forza (il collare), che presumo sia qui il nocciolo della questione".
Cordiali saluti
Dott. Chris Leatt
Non ci addentriamo nel linguaggio tecnico ma sostanzialmente si evince dalle parole del dott. Leatt che il collare al massimo dovrebbe causare una frattura in un singolo punto, e cioè dove la clavicola dovesse entrare in contatto in caso di impatto notevole (visto che una apposita zona di sicurezza impedisce il normale contatto anche a braccio completamente sollevato). In tutti i casi di fratture in più punti (che sono la maggioranza di quelli osservati) il Leatt-Brace™ non sembra possa essere la causa primaria.
Leatt Brace insider news
venerdì 14 marzo 2008