INTERNAZIONALI D’ITALIA MX: ARCO DI TRENTO STORY

Domenica prossima ad Arco di Trento si terrà il secondo e ultimo round degli Internazionali MX EICMA Series 2023 che tornano in Trentino dopo 10 anni di assenza; risalgono infatti al 2012 e al 2013 le due gare degli Internazionali che furono una “prova generale” per organizzare la tappa del Campionato del Mondo FIM di Motocross. Nel 2012 fu Steven Frossard (Yamaha) a vincere in MX1, davanti a David Philippaerts (Yamaha) e Antonio Cairoli (KTM), mentre nel 2013 è Cairoli a vincere in MX1, mentre Herlings si aggiudica la classe MX2 e la Elite, ai danni del siciliano ritiratosi a causa di un contatto con un doppiato mentre era in testa.

La prima edizione del mondiale dei tempi più recenti, nel 2012 ospitò la MX3, dal 2013 invece è la MXGP a correre qui il Gran Premio del Trentino, con le sue varianti, Gran Premio del Lago di Garda e di Pietramurata, nel 2020 e 2021, quando fu una delle piste scelte per ospitare un triplo evento a causa del Covid19. Il Crossdromo del Ciclamino insediato nel comune di Dro, in Località Pietramurata, è inserito in un panorama a dir poco suggestivo, coronato da montagne e laghi nel fondo valle del Basso Sarca.

Gestito dal Moto Club Arco, associazione sportiva dilettantistica  fondata nel 1934, che l’anno prossimo compirà 90 anni, è stato teatro di ben 4 Gran Premi mondiali negli anni 70/80, nelle classi 125, sidecarcross e 500, da oltre 40 anni interrotti è protagonista della storia del motocross. Su questa pista si sono sfidati i campioni di un tempo, diventati oggi i team manager dei migliori piloti del panorama mondiale, ma non è solo la storia a far parlare di Pietramurata, è soprattutto l’attualità, con un susseguirsi di appuntamenti agonistici, con le gare dei campionati internazionali, nazionali  e locali. Il tracciato è un riferimento  anche per le case costruttrici che scelgono di venire qui per lo sviluppo dei materiali e per molti piloti che si allenano sul circuito aperto tutto l’anno. Il microclima della zona dell’Alto Garda infatti, consente di usufruire 12 mesi all’anno della pista, nonostante si tratti della location più a nord tra i circuiti italiani di motocross. Lo sviluppo del tracciato e la particolarità del fondo conferiscono al Crossdromo del Ciclamino caratteristiche uniche e non a caso viene considerato uno dei tracciati più tecnici e maggiormente apprezzati dai piloti esperti ma che permette anche ai principianti di girare e divertirsi in totale sicurezza.

 

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