E’ MORTO SCOTT SHEAK

Una brutta notizia dagli Stati Uniti. All’età di 47 anni è morto Scott Sheak, ex pilota Factory Honda, con una breve parentesi anche nel campionato del mondo 125. Nella sua carriera ha corso anche con il Team Pro Circuit Kawasaki ed FMF Honda. La morte è dovuta alle conseguenze di una brutta caduta avvenuta circa due settimane fa sul circuito Walden Motocross di New York: Scott è stato trovato in arresto cardiaco ed è stato rianimato sul posto. Inoltre aveva anche subito la frattura della vertebra C7 con interessamento al midollo spinale. Le sue condizioni sono apparse subito critiche. Purtroppo una polmonite dovuta a una infezione da staffilococco ha peggiorato il quadro clinico.

Talento allevato dal team Green Kawasaki, ha vinto diversi campionati giovanili. Diventato Pro coglie i primi buoni risultati con la Yamaha del team Boyesen. La sua carriera ha vissuto il picco nel 1997 quando divenne pilota ufficiale Honda al fianco di Lamson nella classe 125. La Honda lo aveva notato l’anno prima quando disputò una buona prova nel campionato Supercross e colse due podi nel National da pilota privato vincendo anche una manche. Giunse terzo nel national 1997 dietro Carmichael e Whindam, vincendo anche una gara a Mt Morris in un mare di fango con una stupenda doppietta. Purtroppo le stagioni successive furono sempre caratterizzate da infortuni che gli fecero perdere il treno buono. Nel 1998 passa al team FMF Honda con supporto factory, l’anno seguente al team Pro Circuit. Nel 2000 approda in Europa con la Suzuki appoggiato dalla filiale inglese, ma conclude la stagione con un anonimo 19° posto. Nel 2001 comincia il mondiale in sella a una Honda del team Martin, ma dopo tre prove e dopo avere centrato due top ten, abbandona il campionato per dissapori con il team e torna in Usa accordandosi con il team Plano Honda per sostituire nel National Elliot. L’aria di casa gli fa bene e le prestazioni migliorano tanto che chiude il campionato al decimo posto. Nel 2002 disputa solo la prima prova del national poi a causa di una commozione cerebrale ( la terza della sua carriera) decide di appendere il casco al chiodo e diventa uno dei manager del team Plano. Di recente aveva ripreso a correre nei campionati veteran. La caudta in allenamento purtroppo gli è stata fatale.

Riposi in pace

Foto Archivio Web

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