INTERNAZIONALI D’ITALIA MX STORY #2

Storia degli Internazionali d’Italia Parte II 2006-2022

Dal 2006 la serie torna a chiamarsi Internazionali d’Italia e adeguandosi a quello che succede nel Campionato del Mondo FIM di Motocross, vengono introdotte le classi MX2 e MX1. Claudio Federici inaugura il nuovo corso aggiudicandosi il primo titolo della MX1, mentre per la prima volta è Antonio Cairoli con la Yamaha del team De Carli a vincere in MX2. Il siciliano che sta vivendo un momento d’oro si è da poco laureato Campione del Mondo della MX2 per la prima volta e manco a dirlo diventerà anche il pilota più vincente di sempre degli Internazionali, portando a casa ben 14 titoli tra MX2, MX1, Elite e Supercampione. Nel 2007 è David Philippaerts a vincere la MX1, il pilota della Yamaha che l’anno successivo coronerà la sua carriera con l’iride in MX1 vince in 450, mentre è nuovamente Cairoli, a vincere in MX2.

Il 2008 si apre con la prima vittoria del siciliano in MX1, in MX2 invece vince Manuel Monni che si ripeterà l’anno successivo, quando ad aggiudicarsi la classe regina sarà l’estone Tannel Leok. E’ il ritorno dei grandi nomi stranieri agli Internazionali, piloti che si cimentano nella serie italiana per prepararsi al meglio alle sfide mondiali. Christophe Charlier, con la Yamaha del team Gariboldi, fa centro nel 2010 in MX2, mentre Davide Guarneri vince in MX1; la stagione successiva il francese Steven Frossard con la Yamaha del team Rinaldi centra il successo in MX1 e nella neonata classe Elite, mentre un giovane Gautier Paulin vince in MX2, sempre sulla moto del team parmense che fa incetta di titoli.

Dal 2012 agli Internazionali tornano le 125cc 2t ed il primo a centrare il successo è niente meno che un giovanissimo Tim Gajser con la KTM, mentre Alessandro Lupino e Cairoli vincono in MX2 e MX1. Il pilota di Patti ormai salito a quota sei mondiali, apre il 2013 con la vittoria in MX1 ed Elite, mentre Charlier vince in MX2 e Riccardo Righi in 125; una delle tappe della serie è a Malagrotta, nella “tana” di Cairoli che ovviamente vince. Nel 2014 si corre a Noto, in Sicilia e davanti ai suoi tifosi Tony vince ma il suo più insidioso avversario è Jeremy Van Horebeek, il belga della Yamaha Rinaldi vince in MX1 ma Cairoli centra la Elite e Charlier porta a tre il numero di titoli in MX2, mentre Lorenzo Ravera è il campione della 125, seguito l’anno dopo dal bulgaro Petar Petrov. Nel 2015 Cairoli torna a fare doppietta con MX1 e Elite ed è Gajser il vincitore della MX2, con il team Gariboldi nel frattempo passato a Honda. Lo sloveno inizia con una vittoria l’anno che gli regalerà anche il primo titolo mondiale MX2, prima di passare alla classe regina.

Nel 2016 gli Internazionali vengono trasmessi in diretta streaming, è una rivoluzione! Si parte dalla nuova pista di Alghero affacciata sul mare della splendida Sardegna, prima di andare in Calabria a Lameziae a Ottobiano e approfittando dell’assenza di Cairoli infortunatosi a Riola in allenamento, Van Horebeek ripete il successo di due anni prima ma è Evgeny Bobryshev con la Honda HRC a centrare il successo in Elite, mentre Michele Cervellin si aggiudica la MX2 e Stephen Rubini la 125. Tony torna nel 2017 e inaugura la stagione del nono titolo con una vittoria in MX1 e in Elite, mentre il suo futuro compagno di squadra Jorge Prado Garcia vince in MX2 con KTM e il futuro Campione del Mondo della classe Junior, Gianluca Facchetti coglie il successo in 125 col team Maddii.

Dal 2018 la classe Elite diventa Supercampione, gli Internazionali sono sempre più un appuntamento imperdibile per i migliori piloti del mondo che vengono in Italia per cimentarsi in una serie ormai divenuta propedeutica al mondiale, per i tifosi che accorrono in massa e per il pubblico che segue la serie alla tv. Nel biennio ’18/’19 Cairoli coglie gli ultimi due successi in MX1 e in Supercampione, mentre Cervellin e Prado vincono in MX2 e Mattia Guadagnini e Florient Miot sono campioni in 125. Nel 2020 arriva il primo titolo nella classe regina di Gajser che centra la doppietta MX1/Supercampione, mentre un altro francese, Maxime Renaux, vince in MX2 e il “poliziotto” Pietro Razzini primeggia in 125.

Nel 2021 Febvre diventa il quarto pilota transalpino a vincere agli Internazionali, portando a casa con la Kawasaki che lo vedrà lottare per il titolo della MXGP fino all’ultimo GP, sia la MX1 che la Supercampione. Nicholas Lapucci vince invece per la prima volta nella storia della serie in MX2 con una Fantic 250 2t. mentre il suo compagno di squadra norvegese, Hakon Osterhagen è campione in 125. Veniamo ora alla passata stagione che vedono le gare trasmesse in diretta streaming su FedermotoTV, quando Gajser centra la seconda doppietta della sua vita agli Internazionali bissando il titolo MX1/Supercampione che lo mette sulla strada per il quinto titolo iridato, mentre Fantic si aggiudica nuovamente le due classi MX2  e 125 con il norvegese Cornelius Toendel e l’olandese Cas Valk che vincerà poi il titolo continentale della ottavo di litro.

 

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