RICCARDO BOSCHI: ALZEREI IL LIMITE DI ETÀ

Ad Arco abbiamo intervistato nuovamente il nostro amico Riccardo Boschi, al ventesimo anno di mondiale. Abbiamo toccato diversi argomenti e devo dire che è sempre molto interessante ascoltare il punto di vista di un Team Manager, in particolare le sue opinioni su TV, limite di età e mercato piloti.

Buona lettura

MXT: Allora Riccardo, quest’anno è la tua ventesima stagione consecutiva nel mondiale. Sei sempre supportato da Yamaha con il compito di allevare nuovi talenti?

B: Si, è la mia ventesima stagione. Il rapporto con Yamaha continua da diversi anni e anche quest’anno seguo vari giovani promettenti di diverse nazioni. Alcuni fanno l’Europeo e poi c’è un ragazzo francese che fa il Mondiale MX2.  Già lo scorso anno ha fatto qualche gara, ma poi ha subito un infortunio e quest’anno riparte con noi.

MXT: Rispetto agli anni passati il tuo programma 2019 è stato presentato in ritardo. Considerato che il livello di professionalità richiesto per il mondiale è sempre più elevato, con conseguente aumento dei costi di gestione , diventa ogni anno più difficile riuscire a trovare il proprio spazio e far quadrare i bilanci?

B: Per come ho sempre gestito le cose, preferisco fare i miei passi quando il budget per la stagione è a posto; non prendo minimamente in considerazione la possibilità di non portare a termine la stagione. Dopo tutti questi anni ho capito che se non hai il budget a posto non devi neanche iniziare la stagione. Poi specialmente quest’anno ci sono state delle attese perchè Yamaha ha scelto molto avanti nella stagione i giovani da supportare.

MXT: Sicuramente il tuo team farà tutte le tappe europee. Sono previste anche trasferte extra?

B: Dipende dai risultati. Potremmo anche fare le tappe di Indonesia e Cina.

MXT: L’annullamento del Gp di Hong Kong potrebbe agevolare la decisione di fare queste due trasferte?

B: Non cambia nulla perchè il budget stanziato riguarda tutte le tappe del mondiale. Sicuramente con una tappa in meno ci sarà un risparmio per i team.

MXT: Coma valuti l’arrivo di Infront nel mondiale?

B: Al momento non sappiamo bene cosa succederà. Si spera sempre nel meglio perchè parliamo di una società che a livello di immagine e di visibilità è al top e negli sport dove lavora i dati sono sempre in aumento. Io spero di avere il motocross in TV, specialmente in Italia dove la copertura, rispetto alle altre nazioni è minima.

MXT: Cairoli in alcune interviste ha rilanciato l’idea di disputare la manche unica. Tu come la vedi?

B: E’ brutto da dire, ma secondo me il motocross è ingombrante per il palinsesto televisivo. Quattro manches occupano un intero pomeriggio e non è facile trovare Tv che accettino un impegno così gravoso. In effetti il ritorno a una manche sola , come quando c’era Dorna, potrebbe essere una soluzione appetibile, oppure se le cose dovessero rimanere come adesso, almeno si deve avere la garanzia delle differite. In ogni caso dobbiamo passare alla TV, perchè sarebbe di grande aiuto per i team minori.

MXT: Il mercato della MXGP è stato alquanto strano. Molti piloti hanno trovato posto solo alla fine, mentre altri sono rimasti a piedi. Sicuramente il limite di età e il passaggio di categoria obbligatorio hanno influito. Tu come la vedi?

B: Mah, secondo me lo scorso hanno la situazione non è stata così drammatica; sarà peggio il prossimo anno visto che sulla carta ci sono almeno 12/13 piloti che raggiungeranno il limite di età! Sarà davvero dura, molto più dura, perchè sono tutti buoni piloti e sulla carta la MXGP sarà una bomba, ma ci sarà davvero posto per tutti?

MXT: In effetti 12/13 piloti sono tanti. Tu che faresti?

B: Sinceramente io alzerei il limite di età a 25 anni. Poi se sei bravo o vinci due mondiali è giusto anche fare il passaggio di categoria. C’è il rischio che molti piloti rimangano a piedi.

MXT: Magari molti piloti potrebbero disputare il campionato riservato alle 2T. Anche se quest’anno non è stato così e molti piloti sono riusciti a passare alla MXGP.

B: Non saprei, sulla carta anche se è cambiata la cilindrata, il campionato è sempre lo stesso. Vince sempre Andersson, però magari il prossimo anno sarà diverso, non si può ancora dire.

MXT: A proposito di MXGP, quest’anno nessun giovane da allevare in questa categoria? Lo scorso anno avevi Monticelli.

B: No quest’anno Yamaha non ha previsto un programma del genere, ha deciso di puntare solo sulle classe minori.

MXT: Grazie mille, Riccardo.

B: Grazie a voi.

Testo e foto Daniele Sinatra

 

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