VINTAGE GLORIES: TGM.

Oggi ci occupiamo della TGM, storica casa motociclistica parmense che sfiorò il titolo mondiale della classe 125 assieme ad un altro parmense d.o.c.: Michele Rinaldi.

La TGM nasce nel 1974 dall’incontro tra Marco Terzi e Claudio Marchesini. La casa prende il nome dalle iniziali dei due fondatori a cui è aggiunta la G di Giovanna, moglie di Marchesini. Oltre ai tre citati entra a far parte del gruppo anche il tecnico Silvano Bigna a cui viene affidato il reparto corse. Nel team si farà le ossa anche un giovanissimo Iller Aldini.

Già alla fine dell’anno la TGM affianca alla produzione della minicross 50, creata da Terzi e Marchesi l’anno prima, una 125 motorizzata Sachs. Nel 1975, i propulsori vengono sostituiti con quelli della Hiro.

Ovviamente le competizioni sono il miglior mezzo possibile per promuovere il prodotto di serie pertanto anche la TGM si impegna ufficialmente nelle competizioni nazionali. Già nel 1975 la casa si mette in luce grazie a un giovane parmense che l’anno prima aveva vinto il campionato regionale in sella alla piccola TGM 50: Michele Rinaldi, a cui viene affiancato Maurizio Dolce. Michele nel campionato 125 cadetti lotta come un leone concludendo al quarto posto. L’anno seguente il binomio si schiera nei campionati juniores 125 e 250 cogliendo discreti risultati. La consacrazione a livello nazionale per la TGM arriva l’anno seguente, con la vittoria di Rinaldi nel campionato italiano junior classe 125 e del compianto Fabrizio Pirovano nel campionato cadetti classe 50. L’anno successivo, con il passaggio a seniores di Rinaldi si comincia a pensare in grande: si debutta nel mondiale classe 125 con Michele che chiude la stagione con un lusinghiero 12° posto finale, cogliendo anche un podio di manche nel GP d’Italia.

Ancora meglio va nel 1979, dove la TGM propone una 125 raffreddata a liquido. Nel mondiale il binomio parmense si migliora ancora, piazzandosi all’ottavo posto finale, ma la vera consacrazione a livello internazionale arriva nella Coupe de l’Avenir, vero e proprio campionato del mondo per i piloti under 21, disputata sulla pista belga di Jamioulx.  La TGM nell’occasione affida a Rinaldi un prototipo 250 con l’aspirazione lamellare, prima casa Europea a farlo. Michele arriva alla gara in condizioni fisiche disastrose per una infezione ai denti, ma in gara si scatena e coglie una formidabile doppietta che non lascia scampo agli avversari.

Il 1980 è la stagione d’oro per la TGM. Michele Rinaldi diventa vice campione del mondo della 125 battuto solo dal grandissimo Harry Everts, quest’ultimo in sella alla Suzuki 125 ufficiale considerata in assoluto la migliore ottavo di litro della categoria. Un mondiale che però si tinge di giallo per un episodio avvenuto nel secondo GP della stagione in Austria. Il campione in carica Everts coglie una doppietta davanti a Velkeneers, Coleman e al giapponese Mitsuyasu. Durante le verifiche post gara si scopre però che le moto di Everts, Coleman e Mistuyasu sono irregolari poichè sotto peso. La giuria internazionale, incredibilmente, decide di squalificare i piloti annullando solamente i risultati della seconda manche, sebbene le moto in questione siano le stesse che hanno gareggiato anche nella prima manche. La motivazione della giuria? Il fatto viene accertato alla fine di gara 2, gara 1 pertanto fa storia a sè, anche per il punteggio. Conseguentemente Everts invece di perdere 30 punti ( all’epoca al primo classificato venivano assegnati 15 punti) ne perde solo la metà.

La classifica di fine stagione vede trionfare Everts con 147 punti. Rinaldi è vice campione con 142 punti, distanziato quindi di appena 5 punti dal pilota belga. A conti fatti, se Everts fosse stato squalificato dal GP d’Austria, il campione del mondo sarebbe Michele Rinaldi in sella alla artiginale TGM. Un risultato clamoroso per la piccola casa parmense se paragonata al colosso giapponese, al sesto alloro di fila nella classe 125.

Nel 1981 Rinaldi cede alla lusinghe della Gilera e abbandona la TGM che comincia ad avere problemi finanziari a causa della crisi petrolifera di quegli anni che si ripercuote sul mercato. A livello sportivo i risultati però non mancano: nel 1981 e nel 1982 la TGM conquista i campionati italiani Junior rispettivamente con Barozzi e Tedeschi. Per salvare l’azienda i due fondatori decidono di stringere un accordo con la Cagiva dei fratelli Castiglioni per la fornitura dei motori. Alla fine del 1985 la TGM chiude per definitivamente i battenti.

C’è però una piacevole postilla: nel 2010 Terzi, con la collaborazione di alcuni ex uomini TGM, allestisce un prototipo con motore TM che partecipa all’ultima gara del Campionato Europeo 2010 EMX 125 2T  in ITALIA a Fermo con un  giovane debuttante sloveno: Tim Gajser, all’epoca appena 14enne, che chiude 12 assoluto grazie ai 13 punti conquistati in virtù di un 13° e 14° posto nella due manches. Quel giovane pilota ne farà di strada……. Ancora una volta la TGM dimostra di avere l’occhio lungo in fatto di piloti.

Testo Daniele Sinatra

Foto: http://mototgmvintage.altervista.org/blog/

 

 

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