C’era molta aspettativa per il debutto di Jorge Prado nel Pro Motocross. Il campione del mondo era tuttavia reduce dall’infortunio alla spalla che ha posto fine alla sua stagione Supercross ed inoltre non ha avuto molto tempo a disposizione per allenarsi e preparare la moto. Alla fine sono arrivati un settimo e un sesto posto di manche per il sesto posto assoluto.

Le sue parole dal comunicato del team: “Il primo round si è concluso qui al Fox Raceway e sono un po’ deluso. Mi aspettavo di più, ma realisticamente, è giusto che abbiamo faticato. Vengo da un infortunio e, per di più, non ho mai corso all’aperto con la Kawasaki. Mi sono allenato solo quattro settimane sulla nuova moto, cercando di sistemare l’assetto, quindi è normale che non fosse al 100%. Ma la mentalità di un pilota è quella di stare sempre a lottare davanti. E da campione del mondo, ancora di più, soprattutto quando ci sei abituato. Comunque, la stagione è iniziata. Abbiamo ricevuto buoni feedback, sappiamo su cosa lavorare e speriamo che i prossimi round siano migliori. Le qualifiche sono andate bene, niente di eccezionale. Nella proma mamche ho fatto qualche sorpasso al primo giro, ma poi ho perso il treno del pilota che mi precedeva e ho dovuto spingere fino alla fine. Stavo raggiungendo i due piloti davanti a me negli ultimi giri, ma non è andata bene La seconda manche è stata sesta, un po’ meglio della prima. Piccoli passi. Ho fatto del mio meglio, ed è questo che conta.”

Intervistato da Vital MX ha poi fatto un paragone tra le piste europee e quelle americane: “la pista, in realtà è un po’ diversa dalla MXGP, per come si si sviluppano le buche e le linee, è davvero molto diversa. A volte provavo a curvare interno ma qui invece funziona molto di più curvare esterno. Ad esempio, nella prima manche, ho provato alcune curve interne e perdevo un sacco di tempo, quindi è molto diverso. In MXGP, fare il primo giro con le curvando interno ti favorisce perche sei piu veloce, mentre qui no, ma fa parte del processo, devo anche imparare questo, ma non c’è niente che non posso fare, quindi è solo questione di tempo prima di vincere. So che posso farlo.”

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