ANAHEIM: LA PRIMA A BARCIA E NICHOLS

In una serata piovosa, non tanto da rendere la pista impraticabile, ma viscida quel tanto che basta per farla diventare anche infida,la prima vittoria stagionale è andata a Justin Barcia, che torna a vincere una finale dal lontano 2013 quando ancora guidava una Honda.

Il pilota della Yamaha, dopo una partenza tra i primi, si è liberato del campione Anderson e ha condotto una gara da attendista, facendo sfogare i piloti che gli stavano davanti, e compiendo il sorpasso vincente al 15° dei 20 giri.

In testa era partito Dean Wilson che ha condotto la gara fino al sorpasso subito da Barcia. Per il pilota privato della Husqvarna la serata si era messa davvero bene con l’holeshot e la successiva fuga. All’inizio ha provato ad impensierirlo Stewart, fino a quando quest’ultimo non si è autoeliminato con una caduta, poi nulla ha potuto contro Barcia e il recupero di Roczen. Sembrava che almeno il podio fosse alla sua portata, ma all’ultimo giro ha dovuto cedere anche al rimontante Tomac. Il tedesco della Honda si porta a casa un ottimo secondo posto, mentre il pilota della Kawasaki conquista un podio prezioso.

Ottima la gara di Cooper Webb. Il pilota della ktm è caduto alla prima curva, bloccando anche Hill e Reed. Partito ultimo ha compiuto una rimonta poderosa che lo ha portato sino al 5° posto. E chi si ricordava di un Webb così in palla?? La cura De Coster funziona a quanto pare. Sono sempre convinto che Webb sarà la sorpresa della stagione.

Musquin ha vivacchiato sempre nella top ten per tutta la gara, chiudendo ottavo. Una gara senza infamia e senza lode quella del francese. Il pilota Ktm è stato preceduto da Stewart, che ha pagato caro l’errore compiuto mentre si trovava al secondo posto e stava per attaccare Wilson e da Plessinger, che chiude ottimo sesto la sua gara del debutto in 450.

Nono ha chiuso nonno Reed, che intruppato al via per la caduta di Webb, ha rimontato sino alla top ten. Non male anche lui e altro record di Larocco battuto.

Delusione totale, invece, il campione Anderson. Partito terzo ha subito già al terzo giro il sorpasso di Barcia. A quel punto ha cominciato a voltarsi indietro e questo di solito non è un buon segno. Infatti è stato infilato subito da Roczen e poi da Plessinger. Il suo calvario , con una gara da gambero, si è chiusa al 14° posto. Sono sconosciuti i motivi? Problemi alla moto, pressione da campione in carica? Ai posteri l’ardua sentenza. Di certo è chiamato a un pronto riscatto.

Sfortunato il nostro Pellegrini. Dopo l’11° posto nella Heat, è caduto subito nella LCQ e non è riuscito a qualificarsi per la finale. Peccato!

 

La gara della 250 ha visto trionfare un altro pilota Yamana, Colt Nichols che è letteralmente scappato via e nessuno lo ha più rivisto sino alla bandiera a scacchi. Si tratta della sua prima vittoria in carriera. Alle sue spalle il compagno di squadra Ferrandis, che ha avuto la meglio sul pilota della Ktm McElrath. Quarto ha chiuso Hampshire.

Chi ha fatto il bello e il cattivo tempo è stato Cianciarulo. E’ partito in testa arrivando, però, lungo per un problema con il terreno alla prima curva e finendo fuori pista. Ha cominciato subito a rimontare compiendo un altro errore e finendo nuovamente fuori pista. Ennesima rimonta sino al quinto posto, entrata dura su Hamshire che, la curva dopo, gli rende pan per focaccia e lo manda a gambe all’aria. A quel punto Adam ha rimontato nuovamente, calmando però i bollenti spiriti, accontentandosi del piazzamento.

foto Pietro Ambrosioni

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