DAYTONA SX: SPUNTI E RIFLESSIONI

Questo campionato continua a stupire, non c’è che dire!

La classicissima di Daytona poi è il teatro perfetto per riservare sorprese. Da sempre pista particolare, più outdoor che indoor, Daytona è stato sempre teatro di grandi cadute e di vittorie a sorpresa che hanno spesso sovvertito i pronostici. In passato, ad esempio, venivano dati per favoriti o i dominatori della stagione supercross o i piloti più forti del national, a seconda dell’andamento della stagione, salvo poi leggere classifiche totalmente diverse. Basti pensare ai primi anni 90 con il dominio di McGrath che coglie la prima vittoria a Daytona solo nel magico 1996, atteso che negli anni precedenti le vittorie vanno al duo Kawasaki Larocco e Kiedrowski, non a caso dominatori del national in quegli anni. O alla sorprendente vittoria di Reed nella stagione 2005: secondo successo dell’anno su quello che dovrebbe essere il giardino di casa di Carmichael, dominatore della stagione fino a quel momento e capace di fare la perfect season nell’outdoor, nella stagione precedente. O come dimenticare il debutto clamoroso di J. Lawrence in 450 nel 2009 o le cadute del favorito Bubba Stewart nel 2006, 2009 e soprattutto 2011?

Anche quest’anno Daytona, almeno per la 450, ha riservato una bella sorpresa: il nome del vincitore nella classe 450, Justin Brayton, che a 34 anni si porta a casa la sua prima vittoria nel SX della carriera, battendo il record di Mike Larocco come pilota più vecchio vincitore di una finale. Brayton ha corso la gara della vita: è partito benissimo e superato Craig si è portato subito al comando. Poi ha subito Musquin, ma approfittando dell’errore del francese, si è riportato al comando, resistendo alla pressione del rimontante Tomac, dando fiato alle ultime energie rimaste e all’adrenalina.

Già Tomac. Che gara la sua!!! Partito discretamente, ha fatto la sua Tomacata al primo giro, cadendo in curva. E’ ripartito ultimo e ha fatto semplicemente un altro sport rispetto agli altri piloti. Impressionante la sua rimonta dall’ultima posizione con un ritmo gara, in certi frangenti, superiore di 2 secondi a quello del leader Brayton, nonostante i tanti sorpassi. E’ mancata la ciliegina finale, cioè, la vittoria, ma come detto Brayton negli ultimi 3 giri ha tirato fuori il meglio di sè, resistendo benissimo. Peccato davvero per Tomac, anche perchè in finale sono stati completati, in virtù della nuova formula di gara che prevede 20 minuti più un giro, solo 18 giri . Con la vecchia formula di gara dei venti giri, Tomac avrebbe avuto più possibilità di agguantare la prima posizione.

Chi mastica sicuramente amaro è Musquin: approfittando degli errori di Tomac e Anderson, il francese si era poratto al comando e sembrava essere lui il favorito per la vittoria finale. Ma Daytona non perdona e anche il francese paga duramente gli errori commessi con altrettante cadute ed anzi gli è andata pure bene. Nella prima caduta infatti, causa un errore nella cresta di un salto, la moto gli è rimasta a gas aperto ed è finito nella zona dei meccanici. Alla fine un 5° posto per lui.

Anche Anderson sbaglia a inizio gara dopo una partenza non felice e cade toccando Freise. Alla fine con calma e un occhio alla classifica, imbastisce una rimonta che lo porta a concludere settimo.

Bene finalmente Webb che conquista l’ultimo gradino del podio. Da alcune gare il pilota Yamaha appare tarsformato e lotta finalmente per le posizioni che gli competono. Ci vorrebbe una bella vittoria per dare un senso definitivo alla sua stagione.

In classifica Anderson continua a guardare tutti dall’alto con 40 punti di vantaggio su Musquin. Terzo sale Brayton a 53 punti.

La 250 è stata noiosa invece. Bella vittoria di Smith che domina dal primo all’ultimo giro, resistendo agli attacchi di Martin che ci prova sino alla fine. Terzo ha concluso Forkner che ha preceduto Osborne, anche lui autore di una gara alla Tomac. Partito malissimo ha infatti recuperato alla grande, mancando il podio per un nonnulla!

In calssifica Forkner e Osborne sono primi a pari merito, ma occhio a Smith che segue a soli 8 punti.

 

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