MXGP ARGENTINA REPORT

Mamma mia che inizio di mondiale!!!!

Se la MX2 ha avuto un solo dominatore, il campione in carica Jonass che ha lasciato agli avversari le briciole, nella MXGP sono già scintille tra il nostro Cairoli e Herlings che si dividono vittorie e piazzamenti. Unico denominatore per tutti il colore della moto: arancio e quindi KTM!

In MX2 in gara uno è stato Lawrence a prendere la testa della gara, ma è stato raggiunto a metà gara da Jonass che a quel punto ha salutato la compagnia. Stesso copione in gara 2 con il campione in carica che conduce sin dal via involandosi verso una facile vittoria, senza che nessuno riesca minimamente a infastidirlo.

Una brutta partenza complica invece la vita a Lawrence che rimonta sino alle posizioni da podio, ma la stanchezza lo fa poi retrocedere al 6° posto di manche; chiude comunque terzo nell’assoluta

Bella la gara di Olsen che con due piazzamenti a podio finisce secondo assoluto: ha guidato davvero bene il pilota Husky e si conferma pilota dal gran manico.

Sorprese l’inglese Watson, autore di due quarti posti, e lo statunitense Sanayei, terzo in gara due, ma ritirato per problemi alla moto in gara 1.

Gli italiani raccolgono meno di quanto meriterebbero: grandissima prestazione in gara 1 per Michele Cervellin, ottavo, Purtroppo non raccoglie nulla in gara due per una caduta dopo pochi giri. Bernardini conclude la trasferta con un 15° e un 17° posto. In gara 1 è partito oltre i 20 ed ha recuperato qualche posizione. In gara 2 invece, dopo una partenza nei primi dieci, è retrocesso pian piano sino al 17° posto finale, presumibilmente per un calo fisico. Ci sta, considerato che è salito in moto solo a gennaio. Per Lesiardo un punticino in gara 2 dopo il ritiro in gara 1. Una bella consolazione per il campione europeo in carica, considerato il gran botto delle prove.  Siamo solo alla prima prova, ma i nostri portacolori possono fare molto di più. Ci speriamo tutti.

In MXGP le gare sono state stupende, con tanti duelli in pista, ma soprattutto per il tanto atteso confronto tra Cairoli ed Herlings. E’ finito in parità questo primo round: un primo e un secondo posto a testa.

Cairoli non ha sbagliato nulla: ha vinto la qualifica, è sempre partito in testa ed ha vinto gara 1. Nella prima manche ha retto bene la pressione di un arrembante Herlings che si era avvicinato pericolosamente, soprattutto all’ultimo giro, a causa dei doppiati che lo hanno parecchio infastidito. In gara 2 è scappato subito, arrivando ad avere 9 secondi di vantaggio su Herlings. Ma la rimonta dell’olandese è stata impressionante e all’ultimo giro, causa una sbavatura, ha subito il sorpasso vincente da parte del compagno di colori che si è aggiudicato così il GP.

Herlings è stato incredibile, soprattutto in gara 2. A metà manche stava ancora intruppato in quinta posizione, ma una volta liberatosi degli avversari ha imposto alla gara un ritmo esagerato, girando costantemente in 1,44 alto. Una volta raggiunto Cairoli ha cominciato a girare in 1,43 facendo segnare il record proprio all’ultimo passaggio con 1,43 basso. Un ritmo insostenibile per tutti, anche Cairoli che in quel frangente ha alternato giri tra l’1,45 alto e 1,46 basso, a causa anche dei doppiati tra cui farsi largo. Un compito più agevole per l’olandese che ha potuto sfruttare l’apripista siciliano nel momento clou della gara.

Grande festa per Herlings a fine gara e visibile soddisfazione disegnata nel suo volto. Non oso invece immaginare lo stato d’animo di Tony per una vittoria sfumata all’ultimo passaggio. Se già a Noto per gli Internazionali schiumava rabbia per il sorpasso subito da Febvre che gli aveva fatto perdere la gara davanti al suo pubblico, qui suppongo che l’incazzatura sarà alle stelle. Me lo immagino come una bestia ferita pronto a cercare vendetta, magari propria a casa del nemico, visto che tra due settimane si correrà Valkenswaard sulla sabbia, terreno di caccia preferito per l’olandese. Staremo a vedere.

Con Cairoli ed Herlings a giocare tra loro e a fare un altro sport, per gli avversari sono rimaste solo le briciole. Bene Desalle che chiude due volte a podio seguito dagli alfieri Yamaha Van Horebeek e Febrve che si scambiano le posizioni a ridosso del podio. Non si è visto Paulin, due volte sesto.

Per quanto riguarda gli italiani buon debutto di Monticelli che porta a casa due diciottesimi posti, addirittura in gara 2 è stato 12° per 3/4 di gara, salvo poi retrocedere (al momento non so dire se per una caduta o un calo fisico)  . Gara a due facce per Lupino. Solo 19° in gara 1, nella seconda manche ha duellato tanto con Coldenhoff, riuscendo a spuntarla e a conquistare la top ten finendo 10°. Bravo Lupo, ti vogliamo sempre così.

FOTO: YOUTHSTREAM

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