REPORT INTERNAZIONALI MX NOTO

La seconda prova degli Internazionali MX si è svolta a Noto in Sicilia: una tappa dal sapore particolare perchè disputata nel feudo di quel 9 volte campione del mondo che tutti ci invidiano e che risponde al nome di Tony Cairoli, osannato dalla sua gente come un re!!!! Si perchè a volere fare un paragone per nulla scomodo, per i siciliani Tony rappresenta quello che, anni or sono, fu Nino Vaccarella – “u prufissuri” tre volte vincitore della Targa Florio dei tempi d’oro – ossia l’idolo assoluto capace solo con la sua presenza di smuovere le folle.

Da quattro lunghi anni i tifosi aspettavano l’esibizione del campione in una gara titolata e la giornata di gara ha reso tutti sicuramente soddisfatti e contenti.

Dopo un fine settimana caratterizzato da violente perturbazioni, la domenica è arrivato un bel sole a scaldare l’ambiente e sin dalla prima mattina il cross Park Gino Meli ha cominciato ad essere gremito di gente. Ovviamente erano tutti per lui.

Le gare sono state belle e divertenti.

Nella 125 il migliore è stato Mattia Guadagnini che in sella alla Husqvarna del team Maddii, ha dominato la gara centrando una perentoria doppietta, davanti all’alfiere del team Celestini Emilio Scuteri. Il podio è stato completato da Barcella nella prima frazione e da Facca nella seconda, con quest’ultimo che ha conquistato anche l’ultimo podio dell’assoluta per la discriminante della seconda manche.

Nella MX2 sin dai primi giri si è scatenata una bella bagarre con Bernardini in testa seguito da Ostlund e Renaux. Dopo la caduta di Ostlund è Renaux a involarsi con Facchetti che sale in seconda posizione seguito da Cervellin e Bernardini, vittima di un calo fisico come a Riola. Dalle retrovie risalgono velocemente Lesiardo e Tropepe (quest’ultimo caduto praticamente al primo giro). Negli ultimi giri, con Renaux primo indisturbato, si assiste a una bella bagarre per le restanti posizioni del podio: anche Facchetti è vittima di un calo fisico e viene superato sia da Crevellin che da Bernardini. Tropepe completa la sua superba rimonta con un ottimo quinto posto, mentre la sfortuna si accanisce ancora una volta con Lesiardo, costretto al ritiro, mentre era quinto per un problema al freno posteriore.

Nella MX1 è Cairoli a mandare subito in visibilio i tifosi siciliani aggiudicandosi l’holeshot  e mantenendo il comando per 12 giri seguito sempre a breve distanza dal francese Romain Febrve. Quest’ultimo però passa al comando nel corso del 13° giro approfittando di un errore di Tony che trova sulla sua strada un doppiato che non gli cede strada. Negli ultimi due giri Cairoli le prova tutte per cercare di riportarsi al comando, ma il francese resiste e passa prio  sotto la bandiera a scacchi, con Cairoli secondo che schiuma rabbia da tutti i pori. Terzo, ma staccato chiude van Horebeek, con Monticelli quarto seguito da Leok e Lupino. Delusione da parte del pubblico per la vittoria sfumata.

La vendetta di Cairoli si consuma però nella manche del Supercampione. Alla prima curva è Febrve a portarsi in testa seguito da Van Horebeek e Cairoli.  Tonino però è una furia e si porta subito al comando seguito dal belga e dal francese. Scaramucce tra i due alfieri della Yamaha con Van Horebeek che sorpassa il compagno in regime di bandiere gialle. Tony conduce la gara in scioltezza e si aggiudica la gara  davanti al suo festante pubblico. Conclude alle sue spalle il duo Yamaha con Van Horebeek che precede Febrve. A fine gara però il belga viene penalizzato di dieci posizioni per il sorpasso in regime di bandiere gialle e pertanto il podio viene completato da Lupino, che aveva chiuso quarto nonostante una scivolata a due giri dalla fine. Primo delle MX2 Ostlund.

Questa la fredda cronaca delle gare.

Adesso un paio di considerazioni.

Cairoli non si discute. Ancora una volta ha dimostrato di essere una vecchia volpe e che le gare si vincono con la testa. La pista era piena di buche e canali (l’ho visto personalmente chiudere un canale  in una curva a colpi di stivale prima della partenza della seconda gara delle 125) eppure senza rischiare più del dovuto e andando al 90% delle sue possibilità ha portato a casa quasi una doppia vittoria. La sconfitta di gara 1 comunque non l’ha proprio digerita, ma è un  “problema” di DNA, quello dei campioni in particolare.

Mi ha impressionato molto nella MX1 Ivo Monticelli: ha guidato davvero bene e l’ho visto molto a suo agio sulla 450. I presupposti per fare bene nella sua prima stagione nella classe maggiore ci sono. Se il buon giorno si vede dal mattino…..

Meritano la promozione anche Bernardini e Tropepe. Il primo, anche se a corto di allenamento, ha dato l’anima. Nella supercampione è pure caduto al primo giro ma è risalito bene dalle retrovie. Stessa sorte per Tropepe nella gara della MX2, ma anche qui superba rimonta. Lesiardo è in credito con la fortuna.

Chi mi ha davvero estasiato è Mattia Guadagnini: guida in punta di fioretto e mi ricorda molto un grande del passato : Chicco Chiodi. Gli auguro una carriera brillante come la sua.

Menzione speciale per i ragazzi del Motoclub Lanteri, organizzatori della gara presso il cross park Gino Meli. Bravi ragazzi, vi meritate davvero i miei complimenti per la professionalità e la cortesia.

Testo e foto : Daniele Sinatra

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