ANAHEIM 1

Analisi della prima prova del campionato 2018 Supercross.

450SX
Ci aspettavamo il botto e botto fu! Come quello di Eli Tomac, il superfavorito della vigilia, che dopo una fuga in solitaria, con tanto di giro veloce, cade all’ottavo passaggio ( caduta strana nel doppio dosso subito dopo la prima curva a sinistra, io non l’ho capita) e butta al vento la gara, con tanto di siparietto tragicomico dovuto alla sosta per allacciare i pantaloni! Un paio di giri dopo il ritiro definitivo per un problema alla spalla, almeno così si dice. Al momento non ci sono altre notizie.

Di certo ringrazia Musquin: il francese disputa una gara perfetta e conferma il suo stato di grazia. Parte nei 5, si libera degli avversari e poi danza imperioso fino al traguardo, portandosi subito a + 25 su Tomac. Campionato finito? Dipende solo dagli avversari. Musquin è una certezza.

Bella la gara di Anderson, che comincia il suo campionato con un secondo posto che fa classifica e dimostra un gran bel passo. L’ho visto molto tonico e decisamente a suo agio sulla nuova moto. Nel finale prova ad avvicinarsi a Musquin, ma il francese lo controlla agevolmente.

Per un Tomac che piange c’è sicuramente un Barcia che ride. Alzi la mano chi se lo immaginava a podio alla prima gara dopo anni in cui ha mandato in pista il suo ectoplasma causa i vari infortuni! E invece una volta ritrovata la Yamaha e il supporto del team ufficiale, Justin, ricordandosi il fenomeno che fu, piazza la zampata al via, rileva il comando della gara da Tomac , subisce il passo dei primi due, ma rimane a podio. Chi ben comincia è a metà dell’opera. Vedremo il prosieguo della stagione.

Eroe della serata? Ovviamente Roczen. I dubbi sulla sue condizioni di salute vengono dissipati dalla sua bellissima prestazione. Parte malissimo oltre la top ten, ma dà vita a un gran recupero, con tanto di brivido a metà gara per una imbarcata prima del triplo che riporta alla mente la gara dell’infortunio dello scorso anno. Ma il buon Ken, stavolta si salva, esorcizza i demoni, non si scompone e riprende la sua rincorsa, chiudendo con uno splendido 4° posto finale. Ken c’è e bisognerà fare i conti anche con lui.

Maglia nera della serata? Webb. Una gara incolore la sua, senza mordente, condotta sempre ai margini della top ten e conclusa con uno scialbo 10° posto. E pensare che alla vigilia aveva dichiarato di essere più preparato e di volerne mettere dietro parecchi di quelli buoni. E poi c’era la marmotta che incartava la cioccolata, recitava uno spot televisivo di qualche anno fa! Non sappiamo ancora che problemi possa avere avuto, ma oggi è decisamente da rimandare, per non dire bocciare.

Ultima nota per Reed. Il nonno si è qualificato, ha passeggiato fino alla fine e ha concluso 15°. Onestamente non poteva fare di più, dopo essere risalito in sella praticamente solo per la gara. Adesso dieta e sotto con allenamenti. Ci sono i record di Larocco da battere.

250SX
Shane Mcelrath saluta tutti sin dal via e nessuno lo vede sino al traguardo. Dietro si scatena una bella bagarre per le posizioni da podio che finiscono a Plessinger e Cianciarulo. Craig fa il gambero e chiude 5°, preceduto dal rimontante Savitgy. Maglia nera della serata per il campione Hill, che, partito male, chiude solo settimo dopo avere subito, all’ultimo passaggio, il sorpasso anche da parte di Oldenburg, con tanto di moto fumante.

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